Chiara Balista, medico chirurgo, psichiatra-psicoterapeuta P.IVA: 03060921206


       

Cos'è la Farmacoterapia

A r t i c o l i ...
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 

I disturbi emotivi che comunemente ci affliggono possono avere a seconda dei casi  cause differenti, che coinvolgono spesso un insieme di fattori psicologici, biologici e ambientali interagenti fra loro in vario modo e misura. Gli psicofarmaci, farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale, sono possibili e utili strumenti terapeutici volti a ridurre il malessere e la sofferenza psichica in modo sintomatico, per esempio agendo sui livelli di ansia, sulla frequenza e intensità degli attacchi di panico, sull'insonnia, sull'abbassamento del tono dell'umore (quindi sulla depressione), su alcune idee ricorrenti e intrusive o su uno stato di stress psicofisico generale.


INTRODUZIONE

Esistono numerose categorie di farmaci che si differenziano per struttura chimica e spettro d'azione (vedi pagina "Psicofarmaci"). Tuttavia la classificazione degli psicofarmaci  in base al loro uso clinico non è sempre esatta, in quanto medesimi farmaci possono avere indicazioni per disturbi clinici differenti; inoltre all'interno della stessa classe di farmaci possono essere comprese molecole che differiscono per meccanismo o durata d'azione, tipologia di effetti collaterali e proprietà terapeutiche. 

La diminuzione dell'intensità del dolore psichico tramite psicofarmaci mai dovrebbe prescindere dall'acquisizione di una buona alleanza terapeutica; il medico ha il dovere di informare adeguatamente il paziente sulle scelte terapeutiche pensate e intraprese e sulle varie caratteristiche dei farmaci somministrati, considerando l'individuo nel suo insieme, tramite quindi una valutazione approfondita dei disturbi da risolvere nel contesto sempre della storia, della personalità e delle precipue necessità del soggetto.


SCELTA FARMACO

La scelta del farmaco e dei tempi di assunzione è pertanto preceduta e accompagnata da un'analisi della persona sul momento e nel suo divenire, aggiornando e adeguando nel tempo le proprie indicazioni a seconda delle fasi cliniche in cui si trova il paziente. Nel contesto del trattamento farmacologico intrapreso, inoltre, un buon psichiatra non mancherà di offrire anche un adeguato supporto psicologico. A tale proposito vorrei aggiungere che esiste un'opinione
 

 

diffusa secondo la quale  farmacoterapia e psicoterapia siano scelte terapeutiche antitetiche, stanti su due poli opposti della lunga scala di possibili interventi, la prima per i casi “disperati”, i casi “matti” (insomma una “terapia da matti!”), la seconda per i casi meno gravi, una terapia “evoluta” per pazienti “evoluti” che hanno qualche speranza in più di star meglio. In realtà tale dicotomia non è vera (vedi cap. sui pregiudizi).

Esistono differenti possibilità terapeutiche per gli stessi disturbi a seconda della persona o  delle fasi in cui essa si trova, a seconda quindi di numerose variabili, legate al grado di sofferenza esperito, ma anche in base alle possibilità che un paziente si dà o meno di prendersi cura di se stesso in un modo anziché in un altro (e questo è influenzato dalle individuali credenze, aspettative, desideri, giudizi, pregiudizi, ecc).


TRATTAMENTI

Inoltre, vorrei sottolineare che sono variegati i possibili trattamenti nel campo della farmacoterapia e altrettanto differenti i vari tipi di psicoterapia attuabili e che i due trattamenti, quello che si avvale dei farmaci e quello che si avvale della “parola”,  non sono da considerarsi necessariamente interventi mutuamente esclusivi (della serie “o..o..”), anzi … Un buon percorso di psicoterapia può infatti con il tempo abbassare pregiudizi e resistenze che spesso tengono lontani i soggetti dal ricevere un utile “antidolorifico” per la propria psiche, quando al contrario gli stessi non esiterebbero invece ad usare senza problemi  un antidolorifico per il mal di testa, per esempio. Inoltre, sono numerosi gli studi che mostrano come gli stessi interventi psicoterapici producano nel tempo modificazioni “biologiche” a livello cerebrale così come le stesse modificazioni biologiche prodotte da uno psicofarmaco determineranno cambiamenti sull'umore, sull'ansia e quindi sulle emozioni, mutamenti quindi “psicologici”.

La stessa somministrazione di un farmaco, pensato e valutato sul singolo soggetto, è già di per sé anche un atto psicoterapico compiuto dallo psichiatra, per le profonde valenze emotive, affettive (transferali) che l'azione stessa della prescrizione (e dell'assunzione) hanno di per sé nella relazione terapeutica e quindi anche nella vita psichica del paziente.

   
 

P e r   C o n t a t t a r m i

 
V i a   G a r i b a l d i   1 6 6   -   4 0 0 3 3   -   C a s a l e c c h i o   d i   R e n o   ( B o l o g n a )

 
Tel: 320-9708133      E-mail: info@psichiatrabologna.it


Chiara Balista
medico chirurgo, psichiatra-psicoterapeuta

P.IVA: 03060921206
Tel: 320-9708133 - E-mail: info@psichiatrabologna.it
Sede 1: Via Garibaldi 166 - 40033 - Casalecchio di
Reno (BO)
Sede 2: Via A. Borghi Mamo 6/A - 40137 - Bologna.
Titolo Professione: Medico chirurgo (laurea conseguita presso l'Università di Bologna il 20/10/1998)
Anno dell'esame di Stato (per conseguire l'abilitazione):  1999 (I sessione). 
Iscritta all'Albo dei Medici Chirurghi di Bologna al num. 13851
dal 13 Luglio 1999.
Diploma di Specialista in Psichiatria (presso l'Università di Parma)
rilasciato il 10/11/2003.
Iscritta all'elenco dei Medici Psicoterapeuti di Bologna dal 10 Giugno 2004. 
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